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FOOTBALL REBELS

Il calcio è poesia, magia, dinamismo. Con questa rassegna volevo valorizzare chi, in diverse epoche, per differenti motivi e in maniere differenti, ha rappresentato qualcosa di significativo nel mondo del pallone. Chi la classe, chi la sfrontatezza, chi il genio, chi la sregolatezza, chi entrambe.
Non potevo farli tutti, non c’era il tempo materiale e comunque sarei riuscito a deludere qualcuno. Perché ognuno di noi ha la sua storia e ognuno di noi ha la propria opinione di come si andata la storia del calcio. Ma questa è la mia storia, quindi adeguatevi o andate sulla pagina del prossimo illustratore.
Potrei soffermarmi su ognuno di questi personaggi, tenendo banco per almeno dieci minuti, ma credo sia superfluo andare ad appesantire il tutto con ulteriori parole. Lascio alle immagini il compito di trasmettere qualcosa, nella speranza che possano farlo davvero.

Roberto Baggio, icona del calcio italiano, vestito d'azzurro su sfondo azzurro, circondato da triangoli, solca il campo saltando col pallone tra i piedi
George Best punta dritto vero la porta, vestito di rosso come il suo United.
Johann Crujiff, a testa alta scruta l'orizzonte mentre cerca di impostare. Orange distintivo sulla casacca come sullo sfondo.
Eusebio, idolo del calcio portoghese, qui con la maglia del Benfica rincorre un pallone con il suo incedere da pantera.
Zlatan Ibrahimovic, esulta alla sua maniera, allargando le braccia a sfidare la folla. Sullo sfondo una croce gialla campeggia su uno sfondo azzurro.
Diego Armando Maradona vola in cielo, sorvolato da una sfera di luce mentre la colpisce di mano con la sua casacca albiceleste, in memoria del gol che consacrò l'Argentina campione del Mondo.
Michel Platini sdraiato per terra, a sfidare l'arbitro dopo un gol spettacolare annullato. Il tutto in bianco-nero.
Ferenc Puskas con la maglia ungherese tira in una posizione plastica con tutta la sua potenza.
Socrates incede verso l'area avversaria vestito di bianco e nero, i colori del Corinthians. Di cui è stato simbolo e bandiera.
George Weah aggredisce la palla, circondato dai colori che lo hanno consacrato leggenda del calcio mondiale: il rosso e il nero.

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