Ci tengo a mostrare questo piccolo progetto perché da una percezione di come talvolta la bellezza possa essere qualcosa di semplice, semplicemente funzionale, semplicemente ricercato.
Quando impagini un libro di poesie la difficoltà principale è il confronto con il poeta. Lui, Giorgio Casali, è molto simpatico e disponibile, ma per essere un poeta ha ben chiaro cosa significa stampare ed auto-prodursi un libercolo di poche pagine. Vuol dire attenzione al dettaglio, capacità di far percepire tramite le poche parole e i pochi fogli che vengono uniti nell’impaginato quelle che sono le emozioni cui il poeta tende attraverso i propri versi. E per far ciò è importante che i vari elementi grafici presenti siano in linea con questo pensiero.
La partenza, la copertina, fu un successo. Niente fronzoli, una texture leggera su uno sfondo bianco in cui al centro campeggia un Cambria leggermente modificato per dare al tutto un aspetto ricercato ma non pomposo, con una nota di vintage nei bordi rosicchiati. Sugli interni le contrattazioni di corpo e interlinea per quanto concerne i testi delle poesie e della prefazione sono giunte ad un giusto compromesso. Il tocco finale di cui Giorgio è completo artefice riguarda il tipo di carta. Un 250 grammi ruvida in copertina e un 150 per gli interni danno al tutto un ché di frugale a cui un po’ aspira pure il contenuto di questa piccola raccolta.
Qui potete vedere il blog del poeta in questione, Giorgio Casali.