“Ti scasserò la minchia” mi disse Giulio il giorno in cui finii in Università per parlare di questo marchio. Sebbene avessi alle spalle una lunga cronologia di clienti pignoli, non potevo certo pensare che avrei rifatto una fiammetta rossa un minimo di venti volte o avrei dovuto rivedere una circonferenza in tutti i suoi dettagli fino a perdere sonno, dignità, voglia di vivere. E ammetto che la cosa sia stata dannatamente stimolante, boia d’un Giuda. Perché la perfezione e la ricerca di sintesi del concetto ti spinge gioco forza a scavare dentro le tue potenzialità per far uscire al meglio un concetto e poi un simbolo, come relativa conseguenza. Questo albero,nella sua apparente semplicità, racchiude ciò di cui è fatto BeeLab, energie rinnovabili legate alle biomasse provenienti dal legname, una coerenza visiva con il logo di UNIMORE (università di riferimento di questo marchio), un insieme di cromie che rimandano al mondo naturale.
Per arrivare a questo punto siamo passati da un logo che ricordava un ape, abbiamo perso una mail di modifiche per almeno un mese (dannata Aruba!), ho passato giornate di sconforto davanti a un monitor lanciando occhiate sinistre ad Illustrator sperando di cavarne ispirazione. Poi, a seguito del primo fallimento, ho iniziato a lavorare con forza sulla forma dell’albero. Volevo qualcosa che ricordasse simboli celtici di vita e rinascita e che al contempo potesse legarsi ai concetti di elettricità e fuoco a cui tanto erano legati i ragazzi di BeeLab. Partendo dunque dal cerchio ho iniziato a scavare al suo interno, tentando di mantenere i dettami da cui ero partito, ecco cosa ne ho ricavato…
Tutto parte da una circonferenza e vari suoi sottomultipli, da essa e da queste proporzioni nasceranno tutte le forme che vedrete da qui in avanti.
E’ secondo me interessante notare come un laboratorio universitario decida di dotarsi di un claim, da me suggerito in un momento di folle lucidità. E’ piaciuto talmente tanto da resistere anche alla morte del primo marchio proposto, ed ora è parte integrante del vero logo…piccole gioie creative!
E si termina con le variazioni del marchio a seconda delle superfici colorate su cui esso si applica. Il negativo(bianco) risulta necessario su superfici che richiamano i colori presenti nell’albero, dunque versi, rossi e gialli. Per colori invece molto scuri è preferibile una versione semi-negativa, in cui scompare soltanto il marrone.